SMART CITIES E PANDEMIA

La pandemia, dovuta alla diffusione del Covid-19, ha modificato notevolmente il modo di organizzare e di vivere gli spazi urbani, ma anche il modo di relazionarsi con gli altri. Infatti, la necessita' di evitare i contatti interpersonali, per ridurre il rischio di diffusione del virus, ha richiesto ai cittadini di rivedere quasi tutte le loro azioni quotidiane in un'ottica digitale, con il conseguente trasferimento online di gran parte delle attivita'. Gli strumenti tecnologico-digitali (applicazioni mobile, cloud computing, ecc...) sono quindi diventati protagonisti di ogni aspetto della vita personale e professionale di ciascun individuo, al fine di evitare l'immobilizzazione delle citta' e favorirne la rinascita post Covid.

Ma, l'aumento esponenziale delle “attivita' digitali” ha fatto emergere anche i limiti delle citta' e ha portato ad un ripensamento dei servizi per i cittadini, degli spazi da dedicare alla socializzazione e dei tradizionali sistemi ed infrastrutture del settore dei trasporti.

In particolare, la riduzione dell'inquinamento atmosferico, rilevata a seguito dei periodi di lockdown, ha contribuito a richiamare l'attenzione sulla necessita' di:

In definitiva, la pandemia dovuta alla diffusione del Covid-19 ha reso la popolazione consapevole che citta' digitalizzate e piu' connesse non solo possono contrastare la diffusione del contagio, ma possono anche aiutarci a convivere con il virus e a guardare avanti con maggiore ottimismo. E' proprio in questa prospettiva che va inserita l'esigenza di una sempre piu' rapida evoluzione dei sei aspetti che rendono “smart” una citta', ovvero: Smart Economy, Smart People, Smart Governance, Smart Mobility, Smart Environment e Smart Living. La domanda a cui ora bisogna rispondere e':

in che modo le smart cities hanno combattuto e stanno combattendo la pandemia?

Il distanziamento sociale, imposto dalla pandemia, ha orientato lo sviluppo delle smart cities principalmente verso sistemi di urban monitoring e verso infrastrutture digitali finalizzate alla sanificazione automatizzata degli spazi comuni. La tabella seguente elenca alcune delle strategie “smart” che diverse citta' del mondo hanno adottato e stanno adottando per difendersi dal contagio da Covid-19:

DRONI

I droni, collegati ad un sistema di telecamere termiche, vengono utilizzati per ispezionare e sanificare gli spazi pubblici. Tuttavia, molto spesso le loro applicazioni causano problemi legati alla tutela della privacy.

APP DI TRACCIAMENTO DEI CONTAGI DA COVID-19

La maggior parte degli Stati membri dell'Unione Europea, ha lanciato un'applicazione nazionale che, utilizzata su base volontaria, consente di avvisare gli utenti se sono entrati in contatto con qualcuno che ha dichiarato di essere risultato positivo al test Covid-19.

Il conseguente trattamento dei dati, raccolti con il tracciamento, offre indicazioni piu' accurate dal punto di vista epidemiologico. Ad esempio, e' possibile ottenere informazioni su come si diffonde il virus, su quali siano le categorie sociali piu' esposte, oppure e' possibile individuare le situazioni piu' rischiose, facilitando cosi' l'intervento delle amministrazioni locali. E' stato anche istituito dagli Stati membri e dalla Commissione Europea un servizio per consentire alle apps nazionali di comunicare tra loro.

Le apps di tracciamento dei contatti e di allerta rispettano la privacy degli utenti e non consentono il tracciamento della posizione di chi le utilizza.

SISTEMI DI TELEMEDICINA

Questi sistemi, basati sulla raccolta e sull'analisi dei dati del paziente, consentono di monitorarne i parametri clinici e possono garantire l'intervento del medico anche da remoto, ad esempio attraverso collegamenti video ad alta definizione o con visite a distanza.

VEICOLI ELETTRICI

(monopattini elettrici, hoverboards e skateboards elettrici, bikes elettriche, ecc...)

L'utilizzo di questo tipo di “smart mobility” facilita il traffico in diverse aree della citta' e garantisce la riduzione dell'inquinamento urbano, che, come gia' noto, rappresenta una delle cause del cambiamento climatico.

DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione permette un'erogazione rapida ed efficace di alcuni servizi, a vantaggio dei cittadini e delle imprese. Alcuni esempi sono: la firma elettronica, la fatturazione elettronica oppure il rilascio digitale di documenti.

L'Italia, secondo l'edizione 2021 dell'indice di digitalizzazione dell'economia e della societa' (DESI), si colloca al 20º posto fra i 27 Stati membri dell'UE in termini di servizi pubblici digitali.

SMART WORKING

Questo modo di lavorare, non vincolato dagli orari o dal luogo di lavoro, ha contribuito, durante le fasi piu' acute dell'emergenza Covid, alla riduzione del rischio di contagio, grazie all'utilizzo di piattaforme di collaborazione online. Inoltre, lo smart working ha:

  • favorito l'assunzione di categorie di lavoratori impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro e/o con particolari esigenze di flessibilita' oraria per malattia o per motivi personali;

  • portato benefici sia agli studenti lavoratori che ai neo-genitori.

In definitiva, i dipendenti pubblici, i lavoratori di imprese private, piccole, medie e grandi hanno sperimentato un modo di lavorare flessibile, che ha cambiato le aspettative ed ha aperto interessanti prospettive per una piu' diffusa adozione di questo tipo di lavoro.

PIATTAFORME DI DIDATTICA A DISTANZA

Durante il periodo di chiusura totale e/o parziale di scuole ed universita', le piattaforme di didattica a distanza, con applicazioni online, hanno contribuito ad aiutare genitori, insegnanti, scuole e dirigenti scolastici nel percorso di insegnamento-apprendimento.

Va pero' sottolineato che il processo di digitalizzazione, in ambito educativo e nel mondo del lavoro in generale, ha dovuto scontrarsi con il digital divide. Ossia il divario tra coloro che hanno accesso effettivo alle tecnologie informatiche (personal computer, Internet ecc...) e possono usufruire dei servizi offerti dal World Wide Web e coloro che, parzialmente o totalmente, ne sono esclusi perche' materialmente o intellettualmente impossibilitati.

Il digital divide rappresenta una forma di discriminazione fra chi, avvalendosi di adeguate infrastrutture digitali, puo' lavorare, studiare, curarsi e chi, costretto a rinunciare ai moderni canali di comunicazione, ne perde i vantaggi, subendo anche danni economici e culturali.

APPROFONDIMENTO

Riduzione dell'inquinamento atmosferico a seguito della chiusura delle citta'

Nel filmato “Coronavirus: nitrogen dioxide emissions drop over Italy, il satellite Sentinel-5 Precursor fornisce i dati sull'inquinamento atmosferico in Europa nell'intervallo di tempo compreso tra il 1 gennaio 2020 e l'11 marzo 2020, ovvero nel periodo coperto dal blocco nazionale per prevenire la diffusione del coronavirus. Dalle immagini che appaiono nel filmato si evince che la diminuzione dell'inquinamento atmosferico in Europa e' stata particolarmente evidente nel Nord Italia.

Copernicus Sentinel-5P e' la prima missione Copernicus dedicata al monitoraggio della nostra atmosfera. Lo strumento Tropomi, a bordo del satellite Sentinel-5 Precursor, consente di mappare una moltitudine di gas, come: biossido di azoto, ozono, formaldeide, biossido di zolfo, metano, monossido di carbonio e aerosol. Questi gas inquinanti mettono a rischio la nostra salute e fanno aumentare la temperatura media del nostro pianeta.