UN OCCHIO COSTANTE SULLA TERRA

COSMO-SkyMed

Constellation of Small Satellites for Mediterranean basin Observation

E' uno dei programmi piu' innovativi che interessano l'osservazione della Terra. Si tratta di una costellazione di 4 satelliti identici, lanciati rispettivamente:

Il lancio di tutti e quattro i satelliti e' avvenuto dalla base statunitense di Vandergerg, in California, con il lanciatore Boeing Delta II.

I quattro satelliti sono dotati di sensori radar che lavorano a frequenze che vanno da 7 Ghz a 12,5 GHz (parte della banda delle microonde nello spettro elettromagnetico) e sono in grado di effettuare osservazioni attraverso le nuvole ed in assenza di luce solare.

Un'area della Terra puo' essere osservata con una risoluzione fino ad un metro, sia di giorno che di notte ed in qualsiasi condizione atmosferica.

Il tempo di rivisitazione del satellite (tempo che intercorre tra due osservazioni sullo stesso punto) e' molto breve, inferiore a 12 ore; questo permette di monitorare continuamente l'evoluzione di un evento in una determinata area.

COSMO-SkyMed fornisce una copertura globale del nostro pianeta e rappresenta il primo sistema satellitare di osservazione della Terra progettato per scopi civili e militari.

La missione e' stata sviluppata dall'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) in cooperazione con il Ministero della Difesa italiano. Le applicazioni sono progettate per difendere il territorio da:

Altre applicazioni riguardano la gestione delle risorse naturali in agricoltura ed il monitoraggio dello sprawl urbano (espansione urbana incontrollata).

Il sistema di satelliti Cosmo-SkyMed e' stato utilizzato per monitorare la fuoriuscita di carburante dalla nave da crociera “Costa Concordia”, affondata davanti all'isola del Giglio il 13 Gennaio 2012, e per monitorare e rilevare tracce di inquinamento da idrocarburi.

Il 18 Gennaio 2021 COSMO-SkyMed Seconda Generazione (CSG) e' diventato operativo con il primo dei quattro satelliti previsti dalla missione. Il lancio del satellite e' avvenuto il 18 Dicembre 2019 dalla Guyana Francese, a bordo di un vettore Soyuz, che ha ospitato anche la missione Cheops dell'ESA, dedicata alla caratterizzazione degli esopianeti. Il primo satellite di COSMO-SkyMed Seconda Generazione e' andato ad affiancare i quattro di prima generazione, al fine di migliorare le prestazioni complessive. Quindi, la costellazione COSMO-SkyMed ha cinque satelliti in orbita, tutti operativi.

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