ASTROMETRIA

Il primo metodo usato dagli scienziati per l'individuazione degli esopianeti e' stato l'Astrometria. Si tratta di un metodo diretto, i cui successi pero' sono da ritenersi piuttosto limitati e discutibili. Esso consiste nel tracciare, con estrema precisione, i movimenti di una stella nel cielo, per individuarne le oscillazioni periodiche, anche minime, che segnalano la presenza di pianeti orbitanti attorno ad essa. In linea di principio, la tecnica e' simile a quella utilizzata nel metodo della velocita' radiale ma senza la misura degli spostamenti Doppler nella luce della stella.

Il punto debole di questa tecnologia e' la necessita' di ottenere misure molto precise delle oscillazioni periodiche indotte dalla presenza del pianeta sulla stella. Infatti, i migliori telescopi esistenti non sono ancora in grado di fornire risultati sicuri, proprio perche' si ha a che fare con misure assai piccole. Inoltre, le misure astrometriche possono essere piu' facilmente effettuate quando le orbite dei pianeti sono perpendicolari alla nostra linea di vista e cioe' quando sono viste di faccia invece che di taglio; questo comporta l'impossibilita' di utilizzare altri metodi per confermare l'osservazione dell'esopianeta identificato. Attualmente il metodo astrometrico e' utilizzato nella missione Gaia dell'Agenzia Spaziale Europea.

Guarda il filmato:

Astrometry (Fonte: https://exoplanets.nasa.gov/alien-worlds/ways-to-find-a-planet/)