DE STIJL O NEOPLASTICISMO

Il Neoplasticismo, detto anche “De Stijl” (Lo Stile), nasce in Olanda nel 1917 con la pubblicazione del primo numero dell'omonima rivista artistica fondata dal pittore, scultore, architetto, letterato e teorico d'Arte olandese Theo Van Doesburg. Il termine "De Stijl" venne utilizzato da Piet Mondrian e da Theo van Doesburg nella redazione del Manifesto De Stijl per descrivere una forma d'Arte “astratta ed essenziale”.

Le opere appartenenti a questo movimento artistico sono caratterizzate da semplici elementi geometrici (linee e quadrati) e da colori primari (giallo, blu e rosso) che, combinandosi attraverso blocchi cromatici, danno origine ad un equilibrio tra linea e colore (astrattismo geometrico).

L'obiettivo, profondamente filosofico, dell'Arte neoplastica e' da ricercare nella necessita' degli artisti di interpretare “il mistero e l'ordine dell'Universo”. L'artista doveva impegnarsi costantemente nella ricerca dell'universale, denominato da Mondrianrealta' pura”. Il modo per giungere all'espressione della “realta' pura”, spesso ostacolata da ciascuna componente personale e soggettiva, era l'astrazione.

Mondrian era convinto che, solamente con la pittura astratta, fatta di linee rette (orizzontali e verticali), colori primari (rosso, blu e giallo) e non-colori (nero, bianco e grigi intermedi), fosse possibile penetrare nell'universale, nell'unica realta', nell'unico equilibrio possibile, nell'armonia assoluta e nella perfezione eterna, superando cosi' tutto cio' che poteva essere individuale e soggettivo.

Egli scrive: “L’aspetto delle forme naturali si modifica, mentre la realtà rimane costante. Per creare plasticamente la realtà pura è necessario ricondurre le forme naturali agli elementi costanti della forma, e i colori naturali ai colori primari”.

In relazione al colore si esprime cosi': ... affinché il colore non abbia relazione con l’apparenza naturale delle cose dev’essere puro, cioè essere piano, essere primario, essere condizionato nella sua estensione, però in nessun modo limitato. I colori devono essere puri, senza modulazioni, per annullare ogni soggettivismo da parte dell’artista e dello spettatore, questi deve trovarsi di fronte ad una unità matematicamente perfetta, oggettiva, fredda, però più reale di quelle della natura, che sono solamente realtà apparenti, ingannevoli e limitate”.

Nelle sue opere Mondrian elimina le linee curve, in quanto esse si presentano chiuse e finite, invece utilizza le linee rette, perche' posseggono le seguenti caratteristiche:

Per l'artista, l'equilibrio delle linee e dei colori, in un piano, rappresenta lo spazio infinito che comprende e che racchiude tutto.

Il movimento neoplastico non ebbe lunga durata, esso si concluse nel 1931 con la morte di Theo van Doesburg.

Piet Mondrian, Composition A, 1923, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea (GNAM), Rome, Italy.

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