ESPRESSIONISMO ASTRATTO

Il movimento artistico denominato “Espressionismo Astratto” nasce a New York negli anni '40, con esso si sviluppa un nuovo tipo di Arte, cioe' la cosiddetta “Arte gestuale”. Questo termine si riferisce all'atto creativo dell'artista inteso come suo gesto concreto, ossia come azione da lui usata per potersi proiettare nell'opera e per sentirsi parte integrante di essa. Infatti, le tele che venivano utilizzate erano molto grandi e su di esse veniva direttamente gettato, con forte energia, il colore puro.

Nel 1952, il critico d'Arte statunitense Harold Rosenberg, per sottolineare la violenza gestuale e cromatica con la quale un artista si esprimeva nell'eseguire le sue opere, defini' l'Espressionismo Astratto come “ACTION PAINTING(pittura d'azione).

La pittura d'azione prevedeva l'utilizzo di strumenti di ogni genere, persino quelli piu' volgari, come per esempio la spatola e la cazzuola; il loro impiego permetteva all'artista di esprimersi attraverso l'azione pittorica dello spruzzare il colore sulla tela, di farlo sgocciolare o addirittura di gettare della materia sul dipinto.

Ad inaugurare la corrente artistica Action Painting fu Jackson POLLOCK, che, a partire dal 1946, respinse la tradizionale pittura da cavalletto ed invento' il “dripping”, cioe' la tecnica del gocciolamento. Questa tecnica consisteva nel posizionare a terra la tela, per poi inserire il colore su di essa mediante sgocciolatura e spruzzi; i quadri cosi' ottenuti fornivano immagini assolutamente confuse ed indecifrabili che esprimevano un “senso di caos” che l'artista associava alla rappresentazione della realta'.

Con questo modo di fare pittura veniva negato il concetto di immagine e crollava il significato di Arte come quell'attivita' capace di mettere ordine nelle cose per giungere al prodotto di qualita'.

I quadri di Pollock rimandano ad una realta' diversa, ad un diverso ordine delle cose e dell'Universo intero, le cui leggi, pur essendo razionali, danno come esito il caos piu' assoluto.

Nell'opera di Pollock dal titolo Convergence”, la superficie dipinta non presenta alcun centro ed in essa non esiste alcuna periferia; cio' che si osserva e' una distesa piatta di filamenti che suggeriscono una possibile continuazione oltre i bordi del dipinto (all-over). La tela e' vista non piu' come uno spazio da progettare, ma come un'area in cui lasciar agire l'inconscio.

Jackson POLLOCK, Convergence, 1953, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, Stato di New York, US.

Un altro esponente dell'Espressionismo Astratto fu Mark ROTHKO, il quale abbandono' molto presto il carattere gestuale e spontaneo della pittura e divenne il piu' importante rappresentante del movimento artistico chiamato COLOR FIELD”. I suoi dipinti, oltre ad essere di grande formato, si presentano strutturati in vari campi di colore dalla forma rettangolare; essi non hanno alcuna relazione con la geometria ma, grazie ai rapporti cromatici tra le aree, danno l'impressione che gli spazi a volte avanzino ed a volte arretrino.

Mark ROTHKO, Orange, Red and Yellow, 1961, Collezione privata.


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Images source: http://www.famousartistsgallery.com

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