ESPRESSIONISMO

L'Espressionismo si sviluppo' negli ultimi decenni dell'Ottocento sia in Francia che in Germania. Vincent van Gogh, Paul Gauguin ed Edvard Munch furono solo alcuni tra i piu' famosi artisti che contribuirono alla nascita di questa corrente pittorica. Le loro opere d'arte e quelle di tutti i pittori appartenenti all'Espressionismo ebbero come caratteristica comune l'uso selvaggio del colore, che, anziche' rispecchiare la realta', come traspariva dai quadri degli impressionisti, doveva trasmettere tutte le sensazioni avvertite dagli artisti verso cio' che veniva rappresentato.

Il primo movimento espressionista fu ilFauvisme”; il termine deriva da “Fauves” che in francese significa “belve”. L'attributo di belve fu dato agli espressionisti francesi per sottolineare la tecnica pittorica con la quale venivano accostati sulla tela colori puri, forti e contrapposti, che erano distribuiti con pennellate grosse e ben evidenti. I Fauves ereditarono da van Gogh e da Gauguin sia la sensibilita' per il colore acceso, sia la risoluzione bidimensionale dell'immagine; essi volevano che l'Arte avesse una vera e propria funzione creatrice e per questo respinsero il ruolo di semplice imitazione del reale che, fino ad allora, le era stato attribuito. Cio' giustifica anche l'atteggiamento fortemente critico che i Fauves assunsero nei confronti della fotografia, la quale, nel giro di pochi decenni, si sostitui' alla pittura come copia fedele della natura.

Il contributo tedesco alla nascita dell'Espressionismo si ebbe nel 1905 a Dresda (Germania), con un gruppo di artisti che si autodefinirono “Die Brücke” (il ponte). I loro dipinti, come quelli dei Fauves, erano caratterizzati da violenza cromatica e da deformazione caricaturale, ma presentavano in piu' una forte carica di drammaticita' che era completamente assente nelle opere dei Fauves. Gli espressionisti del movimento “Die Brücke” seguirono l'idea che Munch aveva del fare pittura; egli paragonava il dipingere ad un grido interiore, capace di portare in superficie tutti i dolori e le sofferenze umane. Le atmosfere che comparivano nei dipinti degli espressionisti tedeschi si presentavano fosche, con contenuti drammatici, completamente opposte rispetto a quelle solari e mediterranee dei Fauves. Tuttavia, entrambi i movimenti artistici: “Fauvisme” e “Die Brücke” privilegiarono il lato emotivo della realta', anziche' quello oggettivo, cosi' come invece fecero gli impressionisti.

La figura piu' rappresentativa del Fauvisme fu quella di Henri Matisse. Le sue tele si contraddistinsero per la presenza delle seguenti particolarita':

Nella pittura espressionista di Matisse non mancano toni piuttosto trasgressivi, come si puo' notare osservando il dipintoDonna con cappello, che e' l'esempio di una vera e propria parodia al ritratto ufficiale borghese.

Il quadro “Luxe, calme et voluptè” richama al Pointillisme di Georges Seurat di cui Matisse risenti' l'influenza pur mantenendo sempre un proprio stile, molto diverso da quello del Pointillisme. Infatti, nell'eseguire i suoi quadri, Matisse utilizzava pennellate continue, date in grandi stesure e delimitate da linee sinuose che si integravano bene con il colore. Inoltre, la tecnica di Matisse si presentava libera nella scelta dei colori, che apparivano insoliti ed innaturali, anticipando cosi' quella che poi fu la svolta “fauve”.

Luxe, calme et voluptè rispecchia la filosofia di vita di Matisse; per l'artista il bello, il gioioso, l'armonico rappresentavano le nuove fonti dell'Arte, lontane sia dagli eventi tristi ed aggressivi della storia, come le guerre e le stragi, sia dagli scontri ideologici che caratterizzarono la prima meta' del Novecento.

Uno dei quadri piu' famosi di Matisse e'Danza. Quest'opera unisce in girotondo cinque figure, ridotte all'essenziale, ma capaci di trasmettere energia e dinamicita' allo spettatore nella loro posa arcuata. Il colore verde simboleggia la Terra, la cui curvatura risulta essere come deformata dal peso di uno dei danzatori ed il colore blu, molto carico e denso, simboleggia il cielo o probabilmente tutto l'Universo. L'opera puo' essere considerata una metafora della gioia di vivere, ma puo' anche essere vista come allegoria della vita umana, caratterizzata da un movimento continuo e dall'unione con gli altri. Tutto avviene sul confine del mondo, in quello spazio precario tra l'essere ed il non essere. Nel vortice circolare in cui i danzatori sono trascinati si possono riscontrare sia i caratteri gioiosi della vita, sia il senso d'angoscia legato alla necessita' di dover per forza danzare senza sosta. Il nudo e' sinonimo di liberta', la cui espressione non e' consentita dalla societa'.

1. 2. 3.

1. Henri Matisse, Lusso, calma e voluttà, 1904, Musée d'Orsay, Paris, France.

2. Henri Matisse, Donna con cappello, 1905, Museum of Modern Art (SFMOMA), San Francisco, CA, US.

3. Henri Matisse, Danza (I), 1909, MoMA, New York.

Tra i protagonisti del gruppo Die Brücke sono da menzionare Ernst Ludwig Kirchner ed Emil Nolde.

Uno dei quandri piu' famosi di Kirchner e' quello dal titolo Marcella. Il dipinto rappresenta un'adolescente che, seduta nella sua stanza, appare nuda, percio' non protetta. L'opera esprime tutta l'incertezza e la paura di una giovane che si affaccia al mondo per diventare donna; in lei vi e' gia' la consapevolezza della tragedia di un mondo imperfetto, fatto di orrori. In questo quadro Kirchner non esalta la bellezza femminile, anzi ne dipinge la sua distorsione, accentuata dall'anatomia della figura deformata, infatti, sia le gambe che le mani dell'adolescente appaiono troppo piccole rispetto alla grandezza della testa.

Per il gruppo “Die Brücke”, la bruttezza, in una societa' che ormai era diretta verso la guerra e la distruzione, rappresentava un canone estetico molto piu' realistico della bellezza.

Il dipinto “Marcella” rimanda all'opera “Puberta'di Edvard Munch, precursore dell'Espressionismo tedesco. Anche nell'opera di Munch un'adolescente e' nuda e sola in una stanza, seduta su un letto del quale non si vede l'inizio e neanche la fine; essa riflette sulla fase di passaggio piu' importante della sua vita: scoprirsi donna e divenire adulta. Lo sguardo fisso in avanti e le braccia incrociate sul pube indicano il suo turbamento dovuto alla scoperta della sessualita'. Il destino che l'aspetta e' simboleggiato dall'ombra che la ragazza proietta sulla parete, un'ombra non naturale, ingigantita, che appare quasi come un fantasma che si materializza dietro l'essere umano e che non puo' essere evitata. Quest'ombra e' il simbolo dei dolori che attendono gli uomini nella loro vita.

4. 5. 6.

4. Ernst Ludwig Kirchner, Marcella, 1910, Moderna Museet, Stockholm, Sweden.

5. Edvard Munch, Pubertà, 1894, National Gallery, Oslo, Norway.

6. André Derain, Donna in camicia, 1906, Statens Museum for Kunst, Copenaghen.

E' interessante mettere a confronto i quadri:

La sensazione visiva che trasmettono le donne nei due dipinti, entrambe protese in avanti, e' carica di una forte emotivita' psicologica che:

Per conoscere altre opere di Matisse, Derain, Kirchner, Nolde, Munch ed anche alcune opere di Kokoschka e Schiele (pittori espressionisti austriaci) clicca sul nome degli artisti.

Images source: Image 1: https://www.wikiart.org; Images 2,3, 6: https://www.settemuse.it


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