SURREALISMO

Nel Manifesto redatto nel 1924 dallo scrittore André Breton, il Surrealismo e' definito cosi': "Automatismo psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”.

L'automatismo psichico, preso in prestito dalla psicanalisi di Sigmund Freud, rappresentava per i surrealisti il mezzo attraverso il quale era possibile rendere il pensiero libero di vagare secondo aperte associazioni di idee e di immagini. Esso era inteso come liberazione della mente dai freni inibitori razionali e morali; attraverso l'automatismo psichico si poteva portare in superficie quell'inconscio che altrimenti appariva solo nel sogno.

il Surrealismo puntava dunque al raggiungimento di quello stato conoscitivo “oltre la realta'” (la surrealta') dove sogno e veglia si conciliavano in modo armonico e profondo. Con questo movimento artistico l'Arte veniva ad assumere il ruolo di esploratrice dell'io piu' profondo e represso, proponendosi come via rivoluzionaria per convivere con il mondo reale.

Le tre tematiche principali che caratterizzarono questo movimento artistico si possono cosi' sintetizzare:

René MAGRITTE fu il maggiore rappresentante del Surrealismo. Egli si concentro' in particolar modo sul rapporto esistente tra realta' e linguaggio, tra oggetti e loro rappresentazioni convenzionali. Per Magritte un oggetto non svolgeva mai la stessa funzione del nome e della sua immagine, che poteva dunque essere sostituita da qualsiasi altra forma.

Nell'opera dal titoloIl Tradimento delle Immagini” la scritta “Ceci n'est pas une pipe” sta appunto ad indicare che quello che noi vediamo e' solo la rappresentazione convenzionale dell'oggetto pipa, essa non puo' essere fumata.

L'artista si prende gioco delle convenzioni che condizionano il nostro linguaggio e lo fa dipingendo, in maniera non convenzionale, tutto cio' che e' convenzionale. Magritte afferma:La mia pittura consiste in immagini sconosciute di ciò che è noto”.

1. 2.

1. René Magritte, Il tradimento delle immagini, 1929, Los Angeles County Museum of Art (LACMA), Los Angeles, CA, US.

2. René Magritte, I valori personali, 1952, San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA), San Francisco, CA, US.

Images source 1,2: http://www.famousartistsgallery.com

Nel dipinto intitolato I valori personalisembra che gli oggetti rappresentati siano stati montati in una casa in miniatura da un appassionato di modellismo. Essi compaiono ingranditi a dismisura tanto da spiazzare chi osserva il dipinto. I valori personali sono oggetti cosi' quotidiani che difficilmente l'uomo nota la loro esistenza; pero', rappresentati con quelle dimensioni, sembrano sottolineare la falsita' di questa indifferenza. In realta', questi oggetti dominano noi stessi a tal punto da non poter fare a meno di essi. Il pettine, il fiammifero, il bicchiere, il pennello da barba definiscono il perfetto borghese, ne condizionano la sua vita, delimitandone gli orizzonti.

Ogni volta che si focalizza l'attenzione su di un oggetto facente parte della realta', esso assume le caratteristiche di problema”; e' proprio questo il significato del dipinto che ha per titoloIl modello rosso. Il “problema della scarpa” solleva la questione della natura dell'uomo e della forza alienante delle convenzioni sociali. Infatti, la scarpa, che potrebbe sembrare un innocuo prodotto convenzionale, in realta', a causa della forza dell'abitudine, si trasforma in qualcosa di cui non si riesce piu' a percepire il pericolo. Essa rappresenta una prigione inumana che costringe la mobilita' delle cinque dita in un'unica mostruosa falange e, per di piu', interpone una perpetua separazione tra noi ed il suolo su cui si cammina.

Nel quadro intitolato Sulla soglia della libertàla presenza del cannone sta ad indicare la liberazione degli oggetti dalle immagini che, convenzionalmente, vengono a loro assegnate. In altre parole, Magritte voleva rompere il vincolo che univa gli oggetti alla loro rappresentazione convenzionale, per liberare la mente dell'uomo dal senso comune che la stringeva in una morsa e che gli impediva di comprendere il mistero del mondo. Magritte metteva in discussione proprio il mondo reale.

3. 4.

3. René Magritte, Il modello rosso, 1934, Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam, Netherlands.

4. René Magritte, Sulla soglia della libertà, 1930, Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam, Netherlands.

Images source 3,4: https://www.settemuse.it

Altri famosi pittori surrealisti da ricordare sono: Joan Mirò, Max Ernst, Salvador Dalì. Di seguito sono riportati alcuni loro dipinti:

5. 6. 7.

5. Joan Mirò, Il carnevale di Arlecchino, 1924-1925, Albright-Knox Art gallery, Buffalo, NY, US.

6. Max Ernst, The Antipope, 1942, Peggy Guggenheim Collection, Venezia, Italia.

7. Salvador Dalì, Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio, 1944, Thyssen-Bornemisza Museum, Madrid, Spain.


Per conoscere altre opere di MAGRITTE, MIRO', ERNST, DALI' clicca sul nome degli artisti.

Images source 5,6: http://www.famousartistsgallery.com

Image source 7: https://www.wikiart.org

CORRENTI ARTISTICHE


FISICA E PITTURA