LA CONTRAZIONE DELLE LUNGHEZZE

Questo effetto e' strettamente legato al fenomeno della dilatazione dei tempi e puo' essere spiegato con l'esempio relativo alla misura della lunghezza di un regolo, trattato di seguito.

Si consideri a tal proposito lo stesso sistema di riferimento S preso in esame nel fenomeno della dilatazione dei tempi e si supponga che i punti x1 ed x2 si trovino alle estremita' di un regolo, la cui lunghezza, misurata nel sistema S, nel quale il regolo e' fermo, e':

L = x2-x1

Nel sistema S, l'osservatore O' si muove con velocita' v, quindi la distanza che egli percorre nel tempo Δt e' vΔt. Poiche' O', nel tempo Δt, si sposta dal punto x1 al punto x2, la distanza percorsa e':

L = x2-x1 = vΔt

Nel sistema S' il regolo si muove con velocita' v ed impiega un tempo minore Δt' per passare davanti all'osservatore O'. La lunghezza del regolo misurata da O' e':

L' = vΔt'

Poiche' l'intervallo di tempo Δt' e' minore di Δt, anche la lunghezza L' sara' minore di L.

La relazione tra le due lunghezze L ed L' e':

L' = vΔt' = vΔt/γ = L/γ

con

La lunghezza del regolo e' dunque minore se e' misurata in un sistema in moto.