ORBITA POLARE

I satelliti dedicati alle osservazioni della Terra e della sua atmosfera seguono in genere un'orbita ellittica polare o quasi polare, in modo da poter sorvolare regioni a tutte le latitudini e fornire immagini di aree specifiche ad alta risoluzione.

Un'orbita polare ha una inclinazione di 90° rispetto al piano dell'equatore, mentre un'orbita quasi polare eliosincrona e' inclinata da 95° a 100° sul piano equatoriale e la sua altezza va da 600 km a 800 km, con un periodo di (90-100) minuti. Si dice, in questo caso, che i satelliti seguono una “Bassa Orbita Terrestre”.

I satelliti di questo tipo effettuano, in un giorno, 14 orbite attorno alla Terra (se un'orbita viene fatta in 100 minuti) e, a causa della bassa orbita terrestre, essi devono muoversi ad una velocita' molto elevata per bilanciare la forte attrazione gravitazionale terrestre. Questi satelliti, essendo influenzati dall'azione frenante dell'atmosfera, per poter mantenere costante la loro velocita', sono dotati di motori speciali e di automatici sistemi di stabilizzazione.

Un satellite in orbita polare e' in grado di effettuare una scansione dell'intera superficie terrestre in pochi giorni.

I satelliti che forniscono dati meteorologici sono posizionati per lo piu' su orbite geostazionarie ma, con il programma MetOp (Meteorological Operational satellite program), i dati meteorologici sono messi a disposizione da satelliti che seguono “Basse Orbite Terrestri”, i quali forniscono dati globali per previsioni meteorologiche fino a 10 giorni e per il monitoraggio del clima.

MetOp in orbit (Credits: ESA- AOES Medialab).

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