LA SEZIONE AUREA E LA SPIRALE LOGARITMICA NELLA PITTURA

Nel Rinascimento, la sezione aurea, conosciuta come “Proporzione Divina, era considerata da pittori, scultori, architetti e scienziati dell'epoca il simbolo della perfezione, dell'armonia e della bellezza. Il trattato “De Divina Proportione, redatto dal matematico rinascimentale Luca Pacioli (1445 – 1517) e pubblicato nel 1509, confermava questo significato attribuito alla sezione aurea. Infatti, l'opera era incentrata sul concetto di “proporzioneintesa come chiave universale volta a scoprire i segreti della bellezza e della natura; in tale contesto “la proporzione aureasembrava essere, tra tutte le proporzioni, la vera ispiratrice di armonia e di equilibrio.

Tra gli artisti e gli scienziati del Rinascimento che mostrarono particolare interesse per la sezione aurea si ricordano: Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da Vinci.

In tabella sono riportate alcune opere, appartenenti a correnti artistiche di epoche diverse, nelle quali e' possibile identificare l'uso del rapporto aureo in diverse parti:

Flagellazione di Cristo

(Piero della Francesca, 1453, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino)

Il dipinto e' impostato tridimensionalmente secondo leggi geometrico-matematiche molto accurate che testimoniano l'interesse di Piero della Francesca per la sezione aurea. Evidente e' l'uso del rapporto aureo nel proporzionare due meta' del dipinto: quella in primo piano e quella del luogo dove Cristo venne flagellato (il pretorio):

Nascita di Venere

(Sandro Botticelli, 1485, Galleria degli Uffizi, Firenze)

Sandro Botticelli costruiva le figure femminili secondo le proporzioni auree classiche. Un esempio e' rappresentato dal dipinto “Nascita di Venere”:

1. Annunciazione

(Leonardo da Vinci, 1472 - 1475 circa, Galleria degli Uffizi, Firenze)

2. Vergine delle Rocce

(Leonardo da Vinci, 1483 - 1486, Museo del Louvre, Parigi)

3. Ultima Cena

(Leonardo da Vinci, dipinto parietale, 1494 - 1498, Santa Maria delle Grazie, Milano)

4. Gioconda

(Leonardo da Vinci, 1503 - 1506, Museo del Louvre, Parigi)

5. Studio per la testa di Leda

(Leonardo da Vinci, 1503 - 1510)

1. Molte parti di quest'opera sono in rapporto aureo:

2. La caratteristica di questo dipinto e' il rapporto tra l'altezza H e la larghezza l, che approssima il numero aureo φ ~ 1,618...:

3. Questa rappresentazione sembra basarsi proprio sul rettangolo aureo, individuabile in molte sue parti:

4. Studi approfonditi riguardanti il ritratto della Gioconda mostrano la presenza di numerosi riferimenti al rapporto aureo. Infatti, sembra che il volto di Monna Lisa si articoli in un'elegante successione di rettangoli aurei:

Ulteriori indagini relative a questa rappresentazione hanno permesso di individuare il rapporto aureo anche nell'intera disposizione del dipinto e nella zona che va dal collo di Monna Lisa fino alla parte superiore della mani ed in quella che va dalla scollatura del vestito fino alla parte inferiore delle mani.

In definitiva si puo' affermare che i lineamenti del viso della Gioconda, cosi' come il resto del corpo, sono disposti in modo tale da seguire l'andamento di una spirale aurea, rendendo l'intera figura armoniosa e perfetta:

5. In questo prezioso disegno, del quale manca il dipinto originale, i capelli di Leda sembrano disposti secondo una “Spira mirabilische li raccoglie ai lati del capo:

Sacra Famiglia

(Michelangelo Buonarroti, 1505 - 1507, Galleria degli Uffizi, Firenze)

L'opera, conosciuta anche come “Tondo Doni”, presenta le figure principali inserite in un pentagramma:

Crocifissione Gavari

(Raffaello Sanzio, 1502 - 1503, National Gallery, Londra)

In questa rappresentazione i personaggi sono disposti lungo le linee di un pentagramma e di un triangolo aureo:

La grande onda di Kanagawa

(Katsushika Hokusai, 1830 – 1831 circa, copia conservata presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America, diverse copie sono conservate in vari musei)


Questa xilografia e' la prima opera della serie di stampe paesaggistiche intitolata “Trentasei vedute del Monte Fuji”. La xilografia rappresenta una delle immagini piu' conosciute al mondo, nella quale e' evidente la “regola aurea”:


1. Oiran (Nach Kesaï Eisen)

(Vincent van Gogh, 1887, Van Gogh Museum di Amsterdam)

2. The Starry Night

(Vincent van Gogh, 1889, Museum of Modern Art, New York)

Vincent van Gogh utilizza la forma geometrica a spirale nella coda dell'abito della geisha e nella straordinaria rappresentazione del cielo stellato, dove la spirale logaritmica fa pensare al movimento dell'intero cosmo:

1. Baigneurs a Asnières

(Georges-Pierre Seurat, 1884, National Gallery, Londra)

2. La Parade du cirque

(Georges-Pierre Seurat, 1888, Metropolitan Museum of Art, New York)

Si pensa che Georges Seurat sia stato il primo artista ad adottare consapevolmente, nei dipinti, il rapporto aureo. Il suo intento era la ricerca di una “bellezza scientifica” attraverso l'equilibrata composizione dell'immagine che egli otteneva accostando punti di colori diversi. I colori venivano stesi dopo aver suddiviso la tela e la scena in riquadri, che rispettavano perfettamente le proporzioni auree:

1.

2.

Fregio di Palazzo Stoclet

(Mosaico realizzato da Gustav Klimt tra il 1905 e il 1909 per il Palazzo Stoclet, a Bruxelles – i suoi cartoni preparatori sono esposti al Museum für angewandte Kunst, Vienna)

La forma a spirale compare frequentemente nelle rappresentazioni di Gustav Klimt. Un esempio e' dato dal “Fregio di Palazzo Stoclet”, il cui motivo centrale e' l'Albero della vita; sul lato sinistro della raffigurazione una donna sola simboleggia l'Attesa, mentre sul lato destro due figure sono in un Abbraccio amoroso:

Composizione con grigio ed ocra

(Piet Mondrian, 1918, Museum of Fine Arts, Houston (MFAH), Houston)


L'intera rappresentazione si basa sulla combinazione di quadrati e rettangoli aurei:

Composizione suprematista

(Kazimir Severinovič Malevič, 1915, Fondation Beyeler, Riehen, vicino a Basilea, Svizzera)

In quest'opera e' presente la proporzione aurea:

Conchiglie e stelle marine

(Maurits Cornelis Escher, 1941, Escher in Het Paleis, Den Haag, Nederland)


La composizione e' strutturata su una simmetria rotazionale di un modulo pentagonale con al centro un triangolo aureo:

Ultima Cena

(Salvador Dali', 1955, National Gallery of Art, Washington)

In questa rappresentazione la scena e' racchiusa in un rettangolo aureo ed e' dominata da un grande dodecaedro che, con le sue facce pentagonali, richiama la sezione aurea:

Non si sa con certezza se gli artisti, nelle varie rappresentazioni pittoriche, abbiano fatto uso intenzionale e consapevole della sezione aurea, o se l'inserimento delle proporzioni auree, nei loro dipinti, sia stato del tutto casuale. Per essere sicuri di una non approssimativa e consapevole applicazione del rapporto aureo bisogna arrivare all'inizio del XX secolo con l'avvento dell'arte astratta. Questa corrente artistica accantona la prospettiva tradizionale a favore della geometria non euclidea, con l'intento di riportare l'arte ai suoi elementi costitutivi attraverso figure, griglie e proporzioni numeriche.