FUTURISMO

La data di nascita ufficiale di questo movimento d'avanguardia letteraria ed artistica e' il 20 febbraio 1909, giorno in cui il poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti pubblico', sul giornale parigino Le Figaro, il Manifesto del Futurismo. Il movimento, rivolto a tutte le arti: poesia, pittura, scultura e musica, mirava a liberare la societa' italiana dal bagaglio culturale, storico ed artistico del passato. Il Futurismo esaltava l'avvento della modernita' ed esortava ad aderire pienamente al progresso, ai miti della velocita' e della macchina ed ai ritmi dinamici di una societa' che ormai si presentava completamente industrializzata nel settore dei trasporti ed in quello delle telecomunicazioni.

Nelle Arti figurative i maggiori protagonisti del movimento futurista furono: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo; molti di loro pero', in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, furono costretti ad allontanarsi dal movimento. In particolare, Boccioni mori' nel 1916 in guerra e Carrà, dopo aver incontrato De Chirico, si converti' alla pittura metafisica; lo stesso fecero molti altri giovani pittori debuttanti futuristi, come Mario Sironi e Giorgio Morandi.

I futuristi, affiscinati dalle nuove conquiste tecnologiche, rappresentavano nei loro dipinti il continuo movimento ed il dinamismo degli oggetti. L'effetto del movimento era ottenuto mediante la ripetizione delle immagini, disponendo le figure in sequenza. Un esempio e' dato dal quadro di Giacomo Balla dal titoloRagazza che corre sul balcone”. Le innumerevoli gambe che compaiono nel dipinto appartengono alla stessa bambina vista nell'atto di correre, ma esse sembrano appartenere a piu' persone. In pratica, l'atto della corsa risulta scomposto e definito mediante una serie di istanti bloccati che isolano le singole fasi dell'azione.

Giacomo Balla, Ragazza che corre sul balcone, 1912, Galleria d'Arte Moderna, Milan, Italy.

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I futuristi volevano dare forma geometrica e colore alla forza, alla velocita', al suono, al rumore ed alla luce. La scomposizione dei volumi, dello spazio e del colore, da loro adottata, li indusse ad ottenere risultati molto affini a quelli del Cubismo. Pero', mentre il Cubismo scomponeva l'oggetto in varie immagini e poi le ricomponeva in una nuova rappresentazione statica, la pittura futurista vedeva nella percezione dinamica delle cose l'unica via corretta per raggiungere la conoscenza della realta'.

Particolare attenzione deve essere rivolta a Umberto Boccioni come scultore. L'artista, a partire dal 1911, si dedico' alla scultura, ottenendo in breve tempo risultati eccezionali. Nel 1912, Boccioni redasse il Manifesto tecnico della scultura futurista e conForme uniche della continuità nello spazio realizzo' una delle piu' famose sculture del nostro secolo. In essa, le masse muscolari di un corpo umano in movimento vengono trasformate in nuovi agglomerati plastici per effetto della velocita'. L'artista giunge cosi' ad una forma aerodinamica in cui il corpo, semplificato fino al punto tale da essere appena riconoscibile, riesce a trasmettere una grande sensazione di forza e di potenza. La statua rappresenta il simbolo dell'uomo futuro cosi' come lo immaginavano i futuristi: “meta' uomo e meta' macchina, lanciato in corsa a percorrere il mondo con forza e velocita'.

Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuita' delle spazio, 1913, Museum of Modern Art (MoMA), New York City, NY, US.


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